Armida Batori: Clavis Scientiarum. La catalogazione automatizzata dei libri scientifici antichi

In Questo volume della Collana del 1987 viene presentato il progetto di catalogazione automatica delle collezioni del Fondo Storico di Fisica della Biblioteca Universitaria e della Biblioteca di Fisica "A. Volta" di Pavia.
Il progetto, poi trasformato in realtà, si inserisce in un più ampio processo di conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-scientifico italiano portato avanti dal Gruppo Nazionale di Storia della Fisica del CNR. Nel volume si evidenzia come l'applicazione delle tecnologie informatiche al settore dei libri antichi possa consentire la costituzione di un catalogo"aperto", capace di offrire chiavi di ricerca finora escluse dai censimenti retrospettivi, riferite non soltanto agli autori e ai titoli delle opere, ma anche alla loro dimensione semantica, ai significati e ai luoghi concettuali in cui è scomponibile l'universo della conoscienza scientifica.

Gerd Buchdahl: Modelli di spiegazione

La complessa e strutturata metodologia di Buchdahl si muove su due piani complementari, di cui il primo inquadra il problema gnoseologico del rapporto soggetto/oggetto, e il secondo integra la struttura della scienza con la sua storicità. Su questi due piani vengono sviluppati due diversi discorsi: il primo a livello sincronico, chiamato processo di riduzione-realizzazione, e l'altro a livello diacronico, individuato da una struttura metodologica triadica. Ciò che rende complementari questi due piani è una particolare interpretazione della loro comune matrice kantiana.
La presente opera - progettata nel 1984, dopo due incontri con Buchdahl a Pavia - raccoglie una serie di saggi che vanno dal 1957 al 1983. Il libro si suddivide in due parti: la prima tenta di inquadrare i criteri razionali ed empirici all'origine delle teorie scientifiche; la seconda analizza tre case studies sulla base della metodologia a tre componenti individuata nella prima parte.

La Fisica a Pavia nelle Opere di Giuseppe Belli - Atti del Convegno

E' opinione diffusa che la fisica italiana tra Volta e Fermi abbia attraversato un periodo di grave decadenza. Questa opinione però non è seriamente documentata. Ciò pone agli storici della scienza degli interessanti quesiti: è propio vero che Volta non lasciò a Pavia una scuola competitiva a livello internazionale? Che ruolo ebbe la fisica sperimentale italiana dell'Ottocento nei confronti prima della nuova e potente fisica matematica francese e poi della nascente fisica teorica tedesca e inglese? E' proprio vero che gli unici contributi italiani di rilievo nel Novecento siano da trovarsi nella scia delle ricerche iniziate da Fermi? Per dare una risposta documentata a questi interrogativi è in corso a Pavia un'analisi dei contributi scientifici dei successori di Volta alla direzione dell'Istituto di Fisica. Questi atti del convegno tenutasi in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Belli, secondo volume dedicato in questa collana allo scienziato piemontese, costituiscono la testimonianza dello stato di avanzamento di questo non facile lavoro.

I Beni Culturali Scientifici nella Storia e Didattica - Atti del Convegno

IL MURST, allora guidato da Antonio Ruberti, aveva indetto per il dicembre 1990 la prima settimana della cultura scientifica e tecnologica. A Pavia il Gruppo di Storia della Fisica del Dipartimento di Fisica A. Volta, in collaborazione con il Museo per la Storia dell'Università e con la Biblioteca Universitaria, decise di partecipare all'iniziativa organizzando una mostra di libri e strumenti scientifici antichi di elettromagnetismo, ed un convegno internazionale rivolto in particolare a fare il punto sulle iniziative istituzionali nel settore, sia a livello nazionale che locali, a presentar e e discutere le iniziative in corso nelle varie sedi del Gruppo Nazionale di storia della Fisica per il restauro, la valorizzazione e l'uso delle collezioni scientifiche, in prosecuzione dei convegni svoltisi a Milano e Bologna e a dibattere il valore e la possibilità di un'utilizzazione del patrimonio storico scientifico nella didattica universitaria e in quella della scuola media superiore e più in generale nella divulgazione. Infine nella occasione della pubblicazione dell'edizione italiana di un testo"classico" sulla conservazione dell'energia, apparso in questa stessa Collana di Storia della Scienza come contributo ad un'effettiva valorizzazione del Fondo Storico di Fisca della Bibblioteca di Fisica "A.Volta", una sezione del convegno era rivolta ad una discussione ed un dibattito sull'argomento. La Mostra ebbe luogo nel salone teresiano della Bibblioteca Universitaria, furono presentati oltre quaranta strumenti ed oltre cento libri antichi illustrati e presentati in due guide, simulazioni quantitative interattive su computer di alcuni esperimenti famosi (nel caso della macchina di Atwood insieme allo strumento si poteva ammirare la traduzione pavese di Gregorio Fontana di un testo di meccanica dello scienziato inglese e si poteva ripetere l'esperienza simulata al computer), filmati illustranti il funzionamento ed il significato degli strumenti realizzati con overlay di computer graphics su videoregistrazioni, un collegamento on line alla banca dati Bomas del CILEA in cui era stato memorizzato il catalogo "Clavis Scientiarum" del suddetto Fondo Storico, due volumi a stampa dello stesso catalogo, l'edizione a stampa dell'Inventario della preziosa collezione di Atti Accademici della Biblioteca Universitaria. Al convegno parteciparono più di cento rappresentanti di oltre dieci paesi. Infine in occasione della mostra fu presentata la prima edizione di un ipertesto multimediale, un contributo al rinnovamento dell'educazione scientifica sulla base di recenti risultati di storia e filosofia della scienza e tramite la valorizzazione del patrimonio storico scientifico.