Molti aspetti della personalità e dell´opera di Galvani si inquadrano nel clima del secolo in cui visse: scienziato e letterato, scrisse alcune opere (poemetti, elogi, sonetti, orazioni) di carattere letterario, in italiano e in latino (conformemente al classicismo che ancora dominava nella cultura italiana), alcune delle quali dedicate

Monumento

all´amatissima moglie.
Profondamente religioso (fu membro del Terz´Ordine Francescano Secolare) non sentì mai la religione come un freno alla sua attività di ricerca; al contrario scienza e fede furono sentite l´una come interprete dell´altra.
Fu descritto dai contemporanei come persona mite e generosa, legatissima agli affetti domestici.
Gli ultimi anni di Galvani furono funestati dal dolore per la morte della moglie, avvenuta nel 1790, e di altri parenti. Ai lutti familiari si aggiunse, nel 1798, il dolore per la destituzione dall´insegnamento, seguita al suo rifiuto, per motivi religiosi e di principio, di prestare giuramento di fedeltà alla Repubblica Cisalpina.
Morì in povertà il 4 dicembre 1798, prima di aver potuto godere della reintegrazione come professore emerito giubilato, concessagli per gli alti meriti scientifici.