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Già dal 1763 Volta corrisponde con il Nollet e il Beccaria; questultimo in particolare lo invita a fare esperimenti. Due anni dopo comincia a frequentare il laboratorio privato che lamico Gattoni gli ha messo a disposizione e inizia a realizzare le sue prime esperienze di elettricità. In particolare studia le proprietà elettriche della seta e del legno, friggendolo per molto tempo nellolio e rendendolo
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La Torre Gattoni in Como,
dove Volta svolse i suoi primi esperimenti
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così isolante.
Nel 1769, appena ventiquattrenne, pubblica il suo primo lavoro, in latino, dal titolo De vi attractiva ignis electrici ac phaenomenis inde pendentibus, dedicato allo stesso Beccaria, di cui tuttavia contesta la teoria relativa allelettricità vindice.
Nel 1771 scrive un secondo lavoro, dedicato questa volta allo Spallanzani, professore di Scienze naturali presso lUniversità di Pavia, con il quale era entrato da poco in contatto epistolare, sia su problemi di fisica sia di biologia.
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Elettroforo originale di Volta
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In questo lavoro, tra laltro, presenta una nuova macchina elettrostatica con dischi ed isolatori di legno ben tostati.
Nel 1774, pressato da esigenze finanziarie, fa domanda per un incarico di insegnamento presso le Scuole di Como, allegando i suoi due lavori.
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Frontespizio della prima
Opera pubblicata da Volta
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Il 22 ottobre il conte Firmian, ministro plenipotenziario per la Lombardia dellImpero Austriaco, lo nomina Soprintendente e Reggente alle R. Scuole di Como. Nellambito di tale ufficio Volta propone uninteressante riforma scolastica, in seguito alla soppressione delle scuole dei Gesuiti, avvenuta lanno precedente.
Nonostante il nuovo lavoro, Volta continua a impegnarsi nei suoi studi sullelettricità, e in particolare sullelettricità vindice. Approfondendo la teoria, già sviluppata anni prima nel De vi attractiva, egli arriva nel 1775 a costruire un nuovo apparato in grado di fornire elettricità senza bisogno di un continuo strofinio, come nelle macchine elettrostatiche in uso. Questo nuovo strumento, chiamato dal Volta stesso elettroforo perpetuo, viene in poco tempo apprezzato e utilizzato in tutti i laboratori europei.
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