Luigi Valentino Brugnatelli

Luigi Valentino Brugnatelli nacque a Pavia il 14 febbraio 1761 e morì a Pavia il 24 ottobre 1818. Di non agiata condizione familiare si dedicò dapprima a commerci e lavori d’ingegneria; conseguì poi la laurea in medicina e dopo un breve periodo di esercizio pratico si dedicò interamente agli studi di chimica cui era stato introdotto dallo Scopoli. Ripetitore prima e poi supplente di vari professori, ebbe finalmente nel 1796 la nomina a professore di chimica come successore di Brusati. Fu amico e corrispondente di Volta, che accompagnò a Parigi e ai Comizi di Lione. Di attività indefessa, i suoi lavori sono raccolti in 130 fra opuscoli e memorie e in 4 opere di mole come il Trattato elementare di chimica generale, il primo del genere in Italia, che ebbe quattro edizioni, la Farmacopea generale, la Materia medica vegetale e animale, la Litologia umana. A Brugnatelli è dovuta la scoperta di numerosi composti, il ritrovamento dell’acido urico negli escrementi dei bachi da seta e pregevoli studi sull’elettrolisi, allora ai suoi primi passi. L’Università di Pavia conserva nel suo Museo Storico 26 pezzi in galvanoplastica da lui eseguiti in modo mirabile con deposizione del rame su animali, insetti, fiori, foglie. Non è da dimenticare fra i meriti di Brugnatelli l’aver creato numerose opere periodiche, le quali dal 1788 al 1827, raccolsero e diffusero i lavori più notevoli pubblicati in quel periodo nei campi delle scienze sperimentali. Fondò infatti il Giornale Fisico Medico (1797), gli Annali di Chimica (1790), che sono da ritenersi la prima rivista chimica italiana, i Commentari Medici e la prima rivista chimico-naturalista italiana, che gli sopravvisse: il Giornale di fisica e storia naturale, che per un ventennio raccolse il meglio della produzione scientifica italiana. Fondò anche la Biblioteca Fisica d’Europa che editò 20 volumi.