La pila di Volta, costituisce il primo
apparato elettromotore " perpetuo ", in grado cioè, di fornire corrente
continua se inserito in un circuito chiuso. Come Volta stesso la descrive nella lettera in
cui ne dà l'annuncio, essa è costituita da una serie di dischi di rame o meglio di
argento, sovrapposti uno a uno ad altrettanti dischi di stagno o meglio di zinco. Fra ogni
coppia di dischi metallici e la successiva è interposto un disco di cartone, o di altro
materiale, imbevuto di acqua salata o acidulata. Nel suo primo esemplare Volta aggiunge a
una estremità un recipiente contenente sempre acqua salata o acidulata, che permette
l'immersione di una mano facilitando lo svolgersi di esperimenti, a volte anche curiosi. L'interpretazione
del funzionamento della pila è piuttosto complessa, coinvolgendo fenomeni elettrici e
chimici. Volta dà la massima importanza al contatto-bimetallico e, pur osservando alcuni
effetti chimici, resta sempre legato a una spiegazione elettrico-metallica, in contrasto
con la spiegazione chimica. |