Introduzione

Nelle società occidentali, alla fine del secondo millennio, la scienza svolge un ruolo di primo piano. Le innovazioni tecnologiche si succedono in cicli sempre più brevi in una società che è sempre più caratterizzata dalla diffusione dell’informazione e dallo sviluppo delle conoscenze. Al paradigma dell’energia e del riduzionismo si va sostituendo quello della digitalizzazione e delle reti. Nuovi e complessi mutamenti sociali quali quelli della deindustrializzazione, della globalizzazione, della disoccupazione e delle migrazioni di massa fanno la loro comparsa. Alcune applicazioni della tecnologia hanno sollevato problemi relativi alla sostenibilità dello sviluppo e più recentemente hanno anche ripreso forza dibattiti legati alla validità etica di alcune ricerche e applicazioni.

Costituisce senz’altro un paradosso il fatto che il sistema educativo e di diffusione dell’informazione non abbia tenuto il passo con il più generale tasso di sviluppo delle conoscenze, e che quindi il pubblico sia in larga misura disinformato su che cosa sia e come operino la scienza e la tecnologia, e sia, per lo più, all’oscuro del significato, della validità e dei limiti delle possibilità attuali. I recenti dibattiti, non solo in Italia, sulle scelte nel campo dell’energia, della medicina e della genetica sono stati in larga misura caratterizzati da elementi emotivi, ideologici o corporativi: poco spazio hanno avuto i dibattiti scientifici. La scienza è senz’altro una forza dominante nel mondo attuale; tuttavia siamo ancora lontani dal possedere una cultura scientifica. La "cultura" prevalente è legata a forme del passato, a ritrosie intellettuali incapaci di comprendere e di integrare lo sviluppo scientifico e tecnologico attuale, verso il quale, al contrario, non solo nutrono forti perplessità, ma talvolta vi si oppongono. Il problema delle "due culture" è ancora attuale: l’immagine convenzionale vede da una parte i "valori", dall’altra la forza delle "applicazioni". Più approfondite analisi della scienza ci mostrano invece come la dimensione dei valori, e non solo quella delle tecniche, sia intrinseca alle teorie scientifiche. La globalizzazione ci pone inoltre a contatto con culture diverse da quella occidentale, ed una conoscenza più approfondita delle caratteristiche della nostra cultura ci collocherebbe in una migliore posizione per affrontare le sfide del multiculturalismo.