Questo strumento è un condensatore piano, costituito da due dischi conduttori, detti armature, su uno dei quali è applicato uno strato isolante di ceralacca. Esso permette di "condensare", cioè di accumulare cariche elettriche. Dopo aver caricato per contatto il disco inferiore, si posa sopra di esso l'altro, inizialmente scarico. Per il fenomeno dell'induzione elettrostatica esso si carica di segno opposto e, collegandolo con la terra, si ottiene un apparato con una grande capacità elettrica, cioè "capace" di accumulare una grande quantità di carica. Apparati di questo tipo erano noti dalla metà del Settecento, oggetto di esperienze e di interpretazioni da parte di vari "Fisici Elettricisti", come Franklin, Aepinus e altri. Volta lo annunciò come uno strumento originale, a partire dal suo elettroforo ; gli diede il nome attuale e se ne attribuì l'invenzione, spiegandone il funzionamento in base alla sua teoria delle atmosfere elettriche.
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