OPERE SCELTE

SULLA PILA SECONDARIA

[traduzione da una nota in francese]

A questo punto non posso lasciare di fare osservare che la pila inattiva del signor Ritter, costruita con semplici monete d'oro, e cartoni inumiditi, che diventa attiva quando è stata assoggettata per quanche minuto all'azione di una buona pila di altro genere e potente, questa pila, dico, secondaria, che l'autore ha chiamata impropriamente pila da caricare, e che si potrebbe a più buon diritto chiamare pila da cambiare, non è più semplice di come era [prima], con le monete d'oro ossigenate su una faccia; sotto la potente azione della pila primaria, sulla faccia, dico, dalla quale il fluido elettrico posto in circolazione esce dal metallo per entrare nell'umido, sviluppa, come è noto, ossigeno, che allo stato nascente s'attacca al metallo, ecc. La cosa, se ci fosse ancora bisogno di prove, è dimostrata anche dal fatto che ogni moneta d'oro che abbia subìto questa azione eccita un sapore vivo sulla lingua, le convulsioni nella rana, ecc.; comportandosi, in una parola, come uno dei doppi dischi metallici di rame e zinco di cui si compongono le pile ordinarie: sì: ogni pezzo d'oro della pila secondaria lavorata non è più un pezzo omogeneo semplice, ma ha acquistato due facce differenti per quanto riguarda la facoltà elettromotrice. Si può infatti smontare una tale pila secondaria e ricostruirla senza aggiungervi nulla, e la si trova ancora attiva.