BIOGRAFIA

Le prime ricerche


Nel 1769, appena ventiquattrenne, pubblica il suo primo lavoro, in latino, dal titolo De vi attractiva ignis electrici ac phaenomenis inde pendentibus, dedicato al padre Beccaria, di cui però ne contesta la teoria relativa all’elettricità vindice.

Frontespizio dell’articolo De vi Actractiva ignis electrici del Volta

Nel 1774, è nominato Soprintendente e Reggente alle R. Scuole di Como. Approfondendo la teoria, già sviluppata nel De vi actractiva,egli arriva nel 1775 a costruire un nuovo apparato in grado di fornire elettricità senza bisogno di un continuo strofinio, come nelle macchine elettrostatiche in uso. Questo nuovo strumento, chiamato dal Volta stesso elettroforo perpetuo, viene in poco tempo apprezzato e utilizzato in tutti i laboratori europei