BIOGRAFIA
L’elettricità animale e il dibattito con Galvani


Nella primavera del ’92 Volta viene a conoscenza degli esperimenti di Galvani sulla possibile elettricità animale.
Incredulo, si mette con serietà a ripetere gli esperimenti e, in una prima fase, concorda con i risultati dello scienziato bolognese, esaltando l’importanza della scoperta. Ma una successiva indagine, volta a studiarne gli aspetti più quantitativi, lo porta a poco a poco a ritenere che le contrazioni della rana non siano dovute ad una elettricità di origine animale ancora presente nella rana, sebbene morta, e messa in circolazione attraverso l’arco metallico collegato tra nervo e muscolo, ma ad una elettricità esterna provocata dal contatto dei due metalli che costituiscono l’arco.
La rana assume quindi il ruolo di un semplice, ma sensibilissimo elettroscopio. L’idea di Volta non viene accettata da Galvani e dai sostenitori dell’elettricità animale.

Ritratti di Alessandro Volta e di Luigi Galvani

Ha inizio una disputa che investe tutto il mondo scientifico europeo, che si divide in galvaniani e voltiani.