Volta legge il Commentarius di Galvani nel marzo del 1792 ed incredulo ripete tutti gli esperimenti; in poche settimane passa dall'incredulità al fanatismo.
Nella Memoria prima sull'elettricità animale presentata il 5 maggio 1792, dopo l'elogio di Galvani, Volta avanza però i primi dubbi sull'analogia con la bottiglia di Leida. Egli, essendosi proposto di eseguire la misura della minima elettricità necessaria per produrre contrazioni simili a quelle descritte da Galvani, fa uso del cosiddetto condensatore a guanto, (una primitiva versione di quello che poi diventerà il suo elettrometro condensatore), ottenuto con il vestire la mano di una specie di guanto d'incerato, o meglio di taffetà verniciato, e tenerla così vestita applicata al piattello superiore dell'Elettrometro.
Nella Memoria seconda sull'elettricità animale, del 14 maggio, già arriva ad affermare che l'elettricità presente è provocata dai metalli diversi a contatto fra loro e con la rana. In somma è la diversità de' metalli che fa...
Secondo Volta il fluido elettrico agisce direttamente sui nervi; per provarlo egli escogita e comincia a eseguire curiose esperienze sugli organi di senso (le ripeterà più e più volte negli anni seguenti, con ampliamenti e varianti), applicando per esempio l'arco bimetallico alla lingua, agli occhi, ecc.
Ben presto, il 13 settembre, Volta afferma che non tanto si tratta di elettricità propria di origine organica, ma di una nuova legge dell'elettricità comune.
Infine, il 24 novembre, sempre del 1792, nella Memoria terza sull'elettricità animale, Volta stabilisce che i metalli non sono solo conduttori di elettricità, ma metalli diversi a contatto ne sono i motori: sono in un proprio senso eccitatori e motori . Presenta anche una prima classificazione (in seguito più volte ripresa, modificata e ampliata) dei conduttori in due classi: la prima contiene i conduttori secchi, come metalli e carboni; la seconda i conduttori umidi, come acqua, soluzioni acquose e appunto parti di animali o vegetali.
Dal novembre 1792 e nei due anni successivi egli elabora la prima leggedel contatto: il circolo chiuso, che chiameremo di primo tipo, è costituito da due metalli diversi a contatto immediato, che racchiudono un conduttore umido.