Cotal legge dell'attrazione in ragione duplicata inversa delle distanze era più facile il presumerla, che l'altra della ragione similmente duplicata delle forze caricanti, che abbiam veduto; e ciò dietro l'opinione comunemente abbracciata, che l'azione dell'elettricità sia appunto proporzionale al quadrato inverso delle distanze. (In nota: Questa opinione han preteso di ridurla con esperienza a dimostrazione Milord Mahon nell'opera Prínciples of Electricity, e più recentemente il signor Coulomb in una Memoria sopra questo soggetto inserita nel Giomale di Fisica dell'Ab. Rozier. Essi han battuto diverse strade cui noi abbiamo abbandonato per seguirne una più diretta, e che mena assai più innanzi, come si vedrà.). Ma che? s'io mostrerò, che non si verifica ciò; nè per la pressione delle atmosfere, la quale, come ho scoperto, è piuttosto in ragione semplice inversa delle distanze; nè per la ripulsione de' corpi posseduti dalla medesima elettricità? Se mostrerò che neppure per riguardo all'attrazione ha luogo generalmente la legge del quadrato di cui parliamo; ma nel solo caso in cui da una parte il piattello viene dalla boccia carica toccato nell'attuale distanza in cui esso si truova, e dall'altra parte il piano deferente a cui s'affaccia comunica costantemente col suolo? E che in questo caso intanto cresce l'attrazione in ragion duplicata dell'avvicinamento, in quanto che a misura di tale avvicinamento contrae più di elettricità contraria il piano comunicante col suolo, cioè a dire si dirada più il fluido elettrico, o più si accumula nella superficie di lui affacciato al piatto elettrizzato, secondo che questo lo è positivamente o negativamente? In prova di che in tutte le altre combinazioni; ove cioè o si lasci il piattello colla primiera elettricità somministratagli dalla boccia quando stava esso ad una certa distanza dal piano inferiore, e questa distanza poi si cangi in una maggiore o in una minore; o innanzi di effettuare tai cambiamenti di distanza si tolga a detto piano inferiore la comunicazione col suolo, onde rimanga isolato; o l'una e l'altra cosa succeda; oppur finalmente si elettrizzi a parte un piattello con elettricità positiva, e uno con negativa, indi senz'altro si portino ad affacciarsi a varie distanze; in tutte queste combinazioni, dico, non siegue più l'attrazione la ragione inversa duplicata delle distanze, bensì o la semplice o la subduplicata, od una che partecipa di queste due; come le molte mie sperienze mi hanno insegnato: le quali inoltre estese a piatti più grandi, or eguali or ineguali, a sfere, a cilindri, a punte, e a varie combinazioni, mi han condotto ad iscoprire diverse altre leggi curiose del pari che nuove.