Il ruolo dell'analogia tra gravitazione ed elettricità nella formulazione e nell'accettazione della legge di Coulomb. Priestley fu tra i primi a suggerire un'analogia fra gravitazione ed elettricità. Secondo la teoria della gravitazione newtoniana dentro ad una sfera cava non c'è attrazione gravitazionale. Sperimentalmente possiamo vedere che dentro ad una sfera caricata ad un alto potenziale non c'è attrazione elettrica. E' possibile inferire, per analogia, che le interazioni elettriche seguono una legge di quadrato inverso. Essendo però l'analogia una debole forma di ragionamento, serviva una prova indipendente. Coulomb doveva darne una. La legge, lentamente e non senza critiche, fu accettata. Ma il congegno di Coulomb era piuttosto difficile da usare e in qualche modo inattendibile per misurazioni precise. Per misurazioni sempre più precise i fisici tornarono al metodo della sfera cava: da notare quelle di Maxwell, Plimpton e Laughton (1936).
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