I motori elettrici, sempre più perfezionati, derivano dai primi rudimentali dispositivi magneto-elettrici, essenzialmente giocattoli da laboratorio, risultato della fertilissima scoperta delle interazioni tra elettricità e magnetismo. Nel corso del secolo vengono ideati diversi tipi di pile per ottenere rendimenti sempre migliori; appaiono i primi accumulatori ricaricabili. Nasce l'elettrochimica con la decomposizione elettrolitica dell'acqua e di diversi sali; vengono ottenuti nuovi elementi quali potassio e sodio; si arriva alla galvanoplastica che consente di realizzare oggetti metallici facendo depositare il metallo su stampi appositamente predisposti. Le lampadine ad incandescenza hanno alle spalle i primi tentativi di ottenere luce grazie all'arco elettrico
Enorme importanza rivestono gli strumenti di misura della corrente, sempre più sensibili, come il galvanometro astatico. Gli esperimenti di elettrostatica, che avevano a lungo interessato gli scienziati nei primi decenni del secolo, grazie anche alle nuove e potenti macchine ad induzione, vengono via via abbandonati. |
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