Le diverse sostanze si possono dividere in conduttori e isolanti in base al comportamento degli elettroni più esterni di ogni atomo. I metalli, per esempio, sono ottimi conduttori di elettricità perché i loro atomi perdono facilmente alcuni degli elettroni più esterni. Questi elettroni restano nel materiale, ma sono liberi di muoversi in tutte le direzioni, essendo in un certo senso condivisi da tutti gli atomi (per questo sono chiamati elettroni liberi). Gli isolanti, invece, non conducono la corrente proprio perché i loro atomi non possiedono elettroni liberi. Nei conduttori una carica elettrica, costituita da un eccesso o da un difetto di elettroni, si distribuisce uniformemente su tutta la superficie del corpo mentre negli isolanti tale carica rimane localizzata nella parte del corpo nella quale viene prodotta.
Se un conduttore carico viene posto a contatto con un altro conduttore uguale (stessa sostanza e stesso volume) scarico, la carica si distribuisce equamente tra i due corpi. Se i conduttori sono diversi, essa si distribuisce in proporzione alla capacità elettrica dei conduttori, secondo un processo che può essere rappresentato da un modello idrodinamico come quello riportato in figura. Laltezza del liquido in ogni singolo recipiente rappresenta lanalogo del potenziale elettrico (o tensione) a cui si trova il corpo carico. Il volume di liquido rappresenta la carica elettrica e larea di base del recipiente rappresenta la capacità del conduttore. Poiché in un singolo recipiente la quantità di liquido presente è data dal prodotto della superficie di base per laltezza, la relazione tra capacità C, carica Q e potenziale V di un conduttore è Q = CV Grazie allanalogia col fenomeno dei vasi comunicanti, il modello è in grado di spiegare come mai la carica fluisce sempre da punti a potenziale maggiore verso punti a potenziale minore e perché, in due conduttori posti a contatto tra di loro, il potenziale V raggiunge un valore di equilibrio comune. Una descrizione alternativa ma equivalente si ottiene dalla considerazione delle forze. Tra cariche elettriche puntiformi si esercita una forza espressa dalla legge di Coulomb F = k (Q1 Q2) / R2 Tale forza è repulsiva nel caso di cariche dello stesso segno e attrattiva nel caso di cariche di segno opposto.
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