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Panizza
Bartolomeo Panizza (1) nacque a Vicenza il 17 aprile 1785. Nel 1806 conseguì la laurea in Chirurgia a Padova dove ebbe come maestri Leopoldo Caldani e Vincenzo Malacarne. Nel 1807 si recò a Bologna per esercitarvi la pratica chirurgica e perfezionarsi, passando poi a Firenze dove fu guidato nello studio dellanatomia da Mascagni. Nel 1808 volle
iscriversi allUniversità di Pavia per conseguire anche la laurea in Medicina e nello stesso anno venne addottorato. A Pavia ebbe come maestro Scarpa, allapogeo della fama. Come medico militare prese parte attivamente alla campagna di Russia, rimanendo prigioniero a Wilma sino alla metà del 1814. Ritornato a Milano riprese i rapporti con Scarpa recandosi spesso a Pavia dove Fattori teneva linsegnamento dellanatomia. Nel 1815, Fattori fu trasferito a Modena e Panizza ebbe la supplenza di quella cattedra e nel 1817, per concorso, fu nominato professore. Tenne anche la supplenza di oculistica nel 1818 e nel 1819 e la sua attività di ricercatore e di insegnante si svolsero da allora presso
lAteneo lombardo. Dal 1821 al 1826 diede alle stampe pubblicazioni sul fungo midollare dellocchio e sulla pratica chirurgica della cataratta dal particolare valore clinico. Il suo nome simpone come anatomico a livello nazionale ed internazionale nel 1830 con la pubblicazione della grandiosa opera Osservazioni antropozootomiche-fisiologiche, in folio con dieci tavole incise su rame, pregevoli anche per disegno e fattura, frutto di ricerche accuratissime per maestria di tecnica, per sicurezza e profondità di osservazione, per importanti dati di fatto nuovi, per rilievo di interessanti
comparazioni tra gli apparati linfatico delluomo e quello di animali delle varie classi dei vertebrati. Le descrizioni che Panizza diede delle sue preparazioni ottenute specialmente con le iniezioni di mercurio e delle quali alcune sono ancora conservate nel Museo della Storia dellUniversità di Pavia, furono allora altrettante rivelazioni. La scoperta e descrizione delle formazioni linfoidi considerate come primi filogenetici rappresentanti negli uccelli palmipedi delle linfoghiandole e la descrizione precisa dei cuori linfatici degli uccelli e degli anfibi, le loro connessioni col sistema vascolare sanguigno ed il loro funzionamento furono autentiche novità. Lopera magistrale sui vasi linfatici gli procurava lalto onore del premio di Fisiologia dellIstituto di Francia e liscrizione tra i soci dellIstituto stesso. In tema di angiologia ebbero risonanza mondiale la sua segnalazione ed il suo commento fisiologico sulla bilocularità atriale e ventricolare del cuore di un rettile, di un caimano e dellintercomunicazione fra i due tronchi aortici. Le memorie sullassorbimento, sul movimento dellacqua circondante le branchie del proteo anguino e dei girini di salamandra e di tritone, e sulla respirazione delle rane, salamandre e testuggini, tengono alta la tradizione pavese dellindirizzo anatomo-comparativo e fisiologico di Spallanzani . La sua memoria del 1834 Ricerche sperimentali sui nervi ottenne largo consenso e collocò Panizza ai primi posti fra i neurologi. Ma importante è soprattutto la sua opera sui nervi che si distribuiscono alla lingua che egli studiò minutamente eseguendo bellissime e dimostrative preparazioni alcune delle quali tuttora conservate nei Musei anatomico e storico dellUniversità di Pavia, e praticando esperienze specialmente su asini. Il risultato fu lattribuzione della sensibilità gustativa al nervo glosso-faringeo, della sensibilità tattile al nervo linguale e della motilità al nervo ipoglosso. Notevolmente importanti per la chirurgia sono le Annotazioni sulla ghiandola parotide; nel 1856 con le Osservazioni sul nervo ottico, sempre valendosi dellosservazione anatomica con criterio comparativo nei vari animali e nelluomo ed associandola allesperimento ed alla valutazione delle evenienze patologiche, stabilì quali sono, secondo la specie animale considerata, le parti dellencefalo con le quali ha connessione il nervo ottico, e come avviene la decussazione. E suo merito laver seguito la degenerazione del nervo determinata dal taglio del nervo ottico oppure dallenudeazione del bulbo oculare fino ai centri encefalici e di avere individuato nel lobo occipitale dellemisfero cerebrale il centro corticale della visione. La sua ultima opera pubblicata sono le Annotazioni anatomo-fisiologiche sullutero gravido dei mammiferi del 1866; la sua descrizione della disposizione del sistema linfatico dellutero studiato nei vari animali (vacca, conigli, gatto) e nei vari momenti della gestazione, mediante la tecnica delle iniezioni, è notevole; nella stessa opera viene illustrata la vascolarizzazione sanguigna uterina e placentare avvalendosi anche di osservazioni microscopiche, non abituali per gli anatomici dellepoca. Panizza morì a Pavia il 17 aprile 1867. Sue preparazioni si trovano nel Museo Antropologico di Modena, in quello di Anatomia fisiologica di Pisa e alcuni suoi preparati dellapparecchio del veleno della vipera furono donati al grande medico legale di Francia, Orfila.
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