Sala Porta


Nella sala Porta preziosissimo è tutto il materiale che è raccolto in tre scansie a muro, verso il cortile. Si tratta di preparati eseguiti e studiati da Luigi Porta per l’opera Delle alterazioni patologiche delle arterie per la legatura e la torsione, nella quale è dimostrata e spiegata, specialmente con esperimenti su animali, la formazione dei circoli collaterali. Numerose sono le preparazioni mirabili per efficacia dimostrativa, soprattutto quelle ottenute associando tecniche di iniezione e di dissezione. Accanto a questo materiale sono conservati i protocolli autografi di queste ed altre esperienze, volumi e cartelle cliniche relative a casi clinici dei quali sono esposti i preparati anatomici più interessanti e rappresentativi. Sono raccolti anche nella stessa sala preparati di cisti ovariche e di altre patologie, oggi non più ottenibili, a dimostrazione, per molte di esse, di come una patologia d’organo in stadi molto avanzati possa modificarne profondamente la forma, la struttura e i rapporti anatomici. Tra numerosi altri preparati ed apparecchi si possono citare, ad esempio, le batterie elettriche per la dieresi termogalvanica della prostata, per la cura dell’iscuria prostatica, ideati da Enrico Bottini, nel 1896. Sono inoltre presenti i preparati dei vasi, la loro legatura, 800 schede di patologie risalenti al 1830 circa, che possono essere studiati anche oggi Il Museo possiede parecchi volumi di protocolli di esperienze e di storie cliniche, circa una trentina, e quelli che aveva raccolti e fatti rilegare dal Porta in particolare, sono tutti al completo. Al pubblico, in vetrina, invece, è esposto solo qualche esemplare. Rimarchevole è la “cassetta del farmacista”, che contiene boccette di olio, aceto, vitriolo, laudano, camomilla, nicotina, unguenti emollienti e altri composti; nelle bacheche centrali troviamo scritti, documenti, lettere riguardanti Ugo Foscolo, Vincenzo Monti e Gigli Berzolari del quale è conservata una pagella. Una di queste vetrine è specificamente dedicata a Taramelli, geologo, e contiene alcuni riconoscimenti, delle foto di escursioni e alcune medaglie. Nella sala si trova anche il decreto di Napoleone del 23 giugno 1800 nel quale vengono date istruzioni per la riorganizzazione dell’Ateneo pavese nelle tre facoltà di Filosofia, Medicina e Giurisprudenza.